Giro in MTB da Aurisina per la strada Napoleonica e per il Carso triestino, 24/03/2024

   Tappa decisamente fuori porta per questa uscita che ci ha portato in territorio triestino, per un percorso ad anello con partenza e arrivo ad Aurisina e che per fortuna è coincisa con una splendida giornata di sole che ha contribuito a rendere i panorami ancora più spettacolari.




La partenza è alla stazione vecchia di Aurisina, un monumento legato anche alle vicende del regno austro-ungarico e in particolare all'imperatore Francesco Giuseppe e alla principessa Sissi; un monumento che a parer mio pregevole che andrebbe anche recuperato, perché purtroppo versa in stato di totale abbandono.

Ci muoviamo subito su strade secondarie e sterrate, passando sotto l'autostrada per poi arrivare al paese di Aurisina e quindi sulla prima meta di giornata, il sentiero della Salvia, dal quale abbiamo cominciato a godere di ampie e splendide vedute sul mare e in particolare sul castello di Miramare.
Purtroppo il primo inconveniente di giornata non tarda ad arrivare e sulle prime dure rampe del sentiero a Vincenzo si rompe la bici in modo non riparabile ed è costretto a ritornare mestamente indietro aspettandoci con (tanta 😞) pazienza alle macchine .. davvero peccato!


Proseguiamo così in 8 e superata la dura salita per il paese di Santa Croce ci dirigiamo verso sentieri sterrati e in mezzo ai boschi verso il paese di Prosecco. In mezzo, tappa obbligata per una veduta veramente spettacolare su tutto il Golfo di Trieste dalla Vedetta Slataper.


Dal punto di vista paesaggistico e panoramico potremmo a questo punto anche essere già appagati, ma la parte forse più bella doveva ancora arrivare.. 


Infatti l'ingresso sulla strada Napoleonica (o Vicentina), con le sue pareti di falesia a picco sul mare è un qualcosa che lascia davvero a bocca aperta e il video qui sopra non riesce a rendere tutta la meraviglia del paesaggio.

Finita l'appagante strada Napoleonica giungiamo alla piazza dell'obelisco di Opicina e da qui ritorniamo indietro (come direzione) per spingerci sul bel sentiero Cobolli in mezzo al bosco che ci porta leggermente più alti rispetto alla strada appena percorsa, al santuario di Monte Grisa.


Ennesima sosta obbligata perché il panorama è ancora una volta mozzafiato, quindi discesona per arrivare alla provinciale e da qui in pratica è partita la seconda parte del giro, quella meno panoramica,  più "carsica", selvaggia e se vogliamo anche faticosa, sia per gli strappi ma soprattutto per il fondo: i sassi del carso si sono rivelati davvero duri! 😏
Vi confesso però che personalmente, nonostante i crampi alle cosce che purtroppo hanno cominciato a tormentarmi proprio lungo la salita del Monte Grisa, ho apprezzato molto anche questa seconda parte .. 
Potendo ripetere il giro, toglierei solo il pezzo sterrato vicino alla cava di Petronizza, davvero duretto e poco gratificante anche come paesaggio, e lascerei un po' più di tempo per organizzare una visita alla Grotta Gigante, perché ci siamo passati davvero vicino e almeno a giudicare dalle foto sul web credo meriti davvero .. sarà per la prossima volta!

E una volta finito il percorso, sulla strada del ritorno dove ci si poteva fermare per un meritato ristoro? Esatto, ovviamente dal nostro ormai amico Bergomas, a Mariano del Friuli, dove tra vino e pietanze il conto delle calorie in ingresso temo abbia superato abbondantemente quello delle calorie spese .. 😀

Per finire, ecco al solito il link all'album delle foto (fare click sull'immagine qui sotto):



.. e al percorso in wikiloc (fare sempre click sull'immagine qui sotto):



Vi ricordo che per scaricare i percorsi dovete entrare con queste credenziali: 
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